Avamposto della Repubblica di Genova con il nome di Castelfranco (prima ancora CastelDho) cambiò denominazione nel 1862 In onore del re Vittorio Emanuele II di Savoia. Il Comune faceva parte del Regno di Sardegna dal congresso di Vienna (1814). Per arrivarci bisogna percorrere la strada che da Ventimiglia segue il fiume Nervia verso la sua sorgente e subito dopo il Comune di Pigna (eterno rivale) ecco apparire Castel Vittorio. Due ampi piazzali permettono ai turisti ed ai locali di parcheggiare le loro auto ed alla corriera (bus Linea 7) di fare inversione per tornare verso Ventimiglia suo capolinea in zona Teatro. Prima di salire a piedi verso il Paese è possibile rifocillarsi ad una fontana che sgorga dalla montagna o al Bar Ristorante Au Caste'e. Li ci trovi i pensionati che trascorrono il tempo conversando sul meteo e giocando alle Belotta (gioco delle carte) Nei pressi esiste uno spazio per tenersi in forma giocando alle bocce (Pétanque). A Castel Vittorio tutti quanti posseggono un terreno dove si coltiva per il proprio fabbisogno. Chi lo fa per professione come l' Azienda Agricola 'Dau Casteé' di Patrizia Maiano scende giornalmente a valle a vendere le sue primizie nei mercati della costa. Citando Helle Brønnum Carlsen & Pia Scharling e la loro pubblicazione danese CASTEL VITTORIO (Storie e ricette della nostra "dispensa" ligure) edita anche in lingua italiana " Il cibo e la vita di Castel Vittorio raccontano dell'importanza dei rapporti umani, della terra e della famiglia, delle piccole cose e del significato delle tradizioni culinarie locali che si tramandano di generazione in generazione. L'Osteria del Portico di Castel Vittorio è proprio quel tipo di Ristorante dove si vuole sperimentare tutto questo, piatti rustici e tradizionali in un contesto familiare. All' Osteria del Portico ai fornelli troviamo Serena che gestisce il ristorante con il marito Walter. La sala è proprietà della loro figlia Ylenia coadiuvata dal fratello Omar.
Quando esci dall'Osteria del Portico, dopo avere mangiato, ti viene voglia di andare ad abbracciare la cuoca Serena che ti ha alimentato in modo naturale e salutare. Dopo la tradizionale pasta s-ciancàa o i tagliolini al sugo di arrosto di coniglio si può degustare la capra e fagioli o le fantastiche lumache con pomodoro e menta. Per i più mangioni si consigliano gli antipasti caldi e freddi con un assaggio del famoso Turtun. Da tenere in considerazione i dolci a base di torte al limone, di mele, e alle nocciole, tutte preparate da Serena. Una multi-regionale scelta per i vini dove le bottiglie sono tutte etichettate per l'osteria del Portico.
Castel Vittorio ha ospitato per il mese di luglio il festival dell'Alta Val Nervia. In questo contesto Pia Scharling ha organizzato uno stage di musica corale con allievi facenti parte di un coro venuti direttamente dalla Danimarca. Una settimana full immersion per questi turisti della musica, della quiete e dell'enogastronomia del Ponente ligure. Lo stage che è stato condotto dal maestro Torben H. S. Svendsen si è concluso il 7 agosto 2024 alle ore 18,30 con un saggio con accompagnamento al piano dalla virtuosa pianista danese Elisabeth Holmegaard Nielsen nell' Oratorio di Santa Caterina di Alessandria sempre a Castel Vittorio. Tutti bravissimi con una preparazione eccezionale. Da citare i maestri Dorte Nyrup & Sven-Erik Holgersen la coppia che pianifica tutto il repertorio eseguito. Il "cuore" del coro, oramai da anni anche turisti fissi di Castel Vittorio. Presente al concerto il geometra Gian Stefano Oddera, sindaco di Castel Vittorio . Il primo cittadino si è dichiarato orgoglioso per il successo del festival dell'Alta Val Nervia e della presenza, sempre più numerosa di fidelizzati turisti.
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