Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finchè giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il Bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grande gioia. Entrati nella casa, videro il Bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. (Mt 2, 9-10)
Fenomeno astronomico e simbolo del Natale, la Stella Cometa è posta sopra ogni presepe.
Secondo l’evangelista Matteo, fu proprio una stella cometa ad indicare ai Re Magi che provenivano da oriente, il percorso per raggiungere il Salvatore, ma in realtà è assai probabile che a spingere in cammino i tre saggi fosse stato un altro evento astronomico, eccezionale e straordinario.
Si dice anche che l’angelo, apparso ai pastori sotto forma umana, sia apparso ai magi in forma di stella. Tuttavia è più probabile che si trattasse di una stella creata ex novo, non nel cielo, ma nell’atmosfera prossima alla terra e che si muovesse secondo la volontà di Dio tant’è che PapaLeone afferma (Sermone 31, sull’Epifania): “Apparve ai tre Magi, nella regione dell’Oriente, una stella di un nuovo chiarore, più brillante e bella degli altri astri, che attirava gli occhi e i cuori di coloro che la guardavano, affinché comprendessero immediatamente che non era privo di significato quello che sembrava così insolito”. (Summa Teologica III, q. 36, a.7 resp.).
Anche “La Sacra Bibbia” a cura del Pontificio Istituto Biblico di Roma nella Nota al brano di Matteo2,2, sostiene la stessa opinione: “La stella veduta dai Magi, secondo l’opinione più probabile, dedotta dalle sue caratteristiche, era una meteora straordinaria, formata da Dio espressamente per dare ai popoli il lieto annunzio della nascita del Salvatore. A livello iconografico il sarcofago paleocristiano del IV secolo di Boville ci presenta la più antica immagine dell’adorazione dei Magi nella quale la stella cometa viene affiancata dalla presenza di un angelo che la rappresenta.
Mollare tutto per seguire la stella, lasciare tutto per seguire il cammino che porta a Dio fattosi neonato, il più piccolo…e farsi piccoli perché solo con la semplicità dei bambini che si lasciano portare senza tanti perché si entra nella vita divina.
Venite adoremus! Seguiamo la cometa e ci troviamo proprio lì, alla sua dolce presenza. Nostro Signore infatti è realmente presente in tutti i Tabernacoli del mondo. Ma il più delle volte è ignorato, lasciato solo. Lui che è Dio, l’unico vero Dio che possiamo adorare, sì, Dio, l’Onnipotente, l’Alfa e l’Omega , il Principio e la Fine di ogni cosa è lì che ci attende per donarci tutto. E tu ed io?
Quante scuse accampiamo, quante volte tiriamo dritto senza fargli neppure un saluto, una visita?
Elisabetta Artiano Aldé ph della Cappella delle Carmes Giacomo Aldé
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