Si terrà dal 16 al 22 novembre 2024 la IX Settimana della Cucina Italiana nel Mondo e il tema di questa edizione sarà “Dieta Mediterranea e Cucina delle radici: Salute e Tradizione”. La rassegna di quest'anno mira a presentare la cucina italiana con particolare riferimento alle proprie tradizionI e al riconosciuto ruolo della Dieta Mediterranea per la tutela della salute, nel quadro di uno stile di vita sano, equilibrato e sostenibile. Verrà data enfasi al tema delle tradizioni, in sinergia con il programma del Turismo delle radici che mira a porre in rilievo il ruolo che le nostre comunità all'estero hanno dato alla diffusione del patrimonio agroalimentare italiano nel mondo. Per la IX settimana della cucina italiana nel mondo QUALITYOFLIFEMC organizza un tour sul percorso delle vie del sale alla ricerca di ristoranti che propongono nel loro menù la bagna cauda. Un progetto enogastronomico ideato da Romeo Ferrero, dalla Costa Azzurra al Piemonte e ritorno. Per info podcastmc@gmail.com. La bagna cauda è infatti è un perfetto esempio di cucina popolare, un piatto semplice della tradizione, gustoso e genuino. Una ricetta gastronomica per un’equilibrata e salutare dose di minerali, di vitamine, di fibre e grassi vegetali e di proteine animali, quindi perfettamente interpretativa della Dieta Mediterranea
La bagna càuda è un tipico prodotto culinario piemontese, una salsa a base di acciughe, aglio e olio che si consuma inzuppandovi verdure crude e cotte. La bagna cauda è un piatto che si consuma in famiglia o con gli amici, un piatto conviviale, un tempo si usava un recipiente comune di terracotta dove tutta la famiglia intingeva le verdure, oggi il fuiot è personale con un lumino sempre acceso per tenere calda la salsa. La Ricetta delle tradizioni: si sbuccia l’aglio e si toglie il germoglio detto anche anima, ogni spicchio viene tagliato in quattro e lasciato macerare nel latte tutta una notte. Il mattino si smaltisce il latte e si fa sciogliere l’aglio in un tegame a fuoco lento con altro latte fresco. Dopo 30 minuti l’aglio sciolto ed il latte vengono versati in un altro tegame dove si mescola alle acciughe precedentemente pulite dal sale e deliscate ed all’olio di oliva extravergine. Si fa cuocere il tutto a fuoco lento e dopo 20 minuti si aggiunge della panna. Pochi minuti e si può versare la bagna cauda nei fujot. Dentro questa bagna, come già accennato, si inzuppano verdure crude come i cardi gobbi di Nizza Monferrato, topinambur, cuori di cavolo bianco, sedano bianco, indivia e scarola, peperoni freschi e sotto grassa, cipolloti crudi inquartati e immersi nel vino barbera; verdure cotte come le barbabietole rosse, i peperoni e cipolle al forno, patate lesse.
Vi è una leggenda legata alla bagna cauda che risale ai tempi in cui per portare il sale dalla Costa Azzurra su in Piemonte, la famosa via del sale, era molto oneroso causa i forti dazi gravati sul sale. I mercanti avevano trovato un efficace espediente, creavano uno strato di acciughe sopra il sale nei barili potendo dichiarare il trasporto del pesce e riuscivano a passare tranquillamente le dogane. Il sale in passato era un ingrediente fondamentale per la conservazione degli alimenti e diventava naturale trovarne anche nel trasporto del pesce. Cosi Le acciughe conquistarono un posto di tutto rispetto nelle tradizioni alimentari delle popolazioni del basso Piemonte di cui sono testimonianza piatti tipici come “anciove al bagnet verd” o al “bagnet russ” e la bagna cauda. Tutto obbligatoriamente abbinato ad un buon vino rosso piemontese.
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